Roma -APPROVATA DAL PARLAMENTO EUROPEO LA LEGGE SUL RIPRISTINO DELLA NATURA



Roma, 13 luglio 2023 – Nella giornata di ieri, 12 luglio, il Parlamento Europeo ha votato in favore
della “Nature Restoration Law”, la legge sul ripristino della natura. Il dossier entra ora nel
cosiddetto “trilogo”, ovvero la fase della discussione congiunta fra Parlamento, Consiglio e
Commissione europea.
In merito, FACE – la Federazione dei cacciatori europei – ricorda che sono state apportate alcune
modifiche significative ad alcuni articoli, che richiederanno maggiore chiarezza nelle prossime
settimane.
In generale, la legge sul ripristino della natura richiederà lo sviluppo di piani nazionali di ripristino
per dare priorità a una maggiore attenzione alla conservazione degli habitat in collaborazione con le
principali parti interessate.
Per decenni, FACE ha sottolineato la necessità di una maggiore attenzione alla conservazione degli
ambienti naturali per aiutare le specie di avifauna legata agli habitat agricoli nelle campagne
europee. Prima del “Controllo sull’Adeguatezza delle Direttive Natura” (il cosiddetto “Fitness
check” di quasi 10 anni fa), FACE ha sottolineato la necessità di una “Maggiore enfasi sulla
conservazione degli habitat, in particolare al di fuori delle aree protette, e priorità agli interventi
per favorire e sostenere le specie con uno status di presenza e conservazione più svantaggiato
rispetto alle specie più note e carismatiche”.
In pratica cosa comporta per i cacciatori la nuova legge?
Per FACE è chiaro che i cacciatori beneficeranno di una migliore biodiversità in Europa, in
particolare per popolazioni di piccola selvaggina, molte delle quali sono in diminuzione. La metà
dei nostri uccelli cacciabili ha uno status UE “non sicuro” e questa è una grave minaccia per la
caccia sostenibile in Europa.
Fino ad ora, la politica europea per la natura si è basata principalmente sulla protezione delle specie
e sulle aree protette per conservare la biodiversità, ma questo tipo di approccio sta dando risultati
contrastanti.
Da ora in poi, i piani nazionali di ripristino devono includere misure realizzabili che consentano di
favorire le specie cacciabili, in collaborazione con i principali portatori d’interesse.


Ad esempio, i piani nazionali dovrebbero incentivare le iniziative di ripristino locali e regionali
realizzate o proposte dai cacciatori. La gestione degli habitat per la selvaggina avviene a livello
locale e dobbiamo impegnarci per garantire che le buone iniziative dei cacciatori siano pienamente
sostenute e incentivate.
Il dialogo attivo con le parti interessate – conclude la sua nota FACE – sarà fondamentale per il
futuro della pianificazione degli interventi di ripristino nazionali. Questo punto è stato chiarito
durante il dibattito al Parlamento europeo.
“Con l’approvazione della legge europea sul ripristino della natura finalmente vediamo superare
decenni di sterile protezionismo fine a se stesso e quindi spesso vuoto di significati oltre che di
risultati, per muoversi verso un approccio fattivo volto a ricreare habitat e dare sostegno alla
fauna” ha commentato il Presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi. “Ora confidiamo
che dalla fase di confronto tra Commissione, Consiglio Europeo, ovvero i Governi dei diversi Stati
dell’Unione, e Parlamento europeo emerga un testo migliorato ed emendato da alcune storture, che
già abbiamo provveduto a segnalare ai nostri rappresentanti a Bruxelles.
Nel frattempo siamo pronti e fermi a contrastare le strumentalizzazioni che inevitabilmente i soliti
noti, paladini di un ambientalismo ingessato e buono solo a vietare, hanno già iniziato a fare,
spacciando quella votata in Europa come l’ennesima legge protezionista a modo loro!”.