«Un designer dovrebbe sapere che gli oggetti possono diventare lo strumento di un rito esistenziale». Ettore Sottsass SUBSTRATUM, studio di architettura nel rione Monti di Roma, inaugura la nuova stagione in Galleria, venerdì 5 aprile 2024 alle ore 18.30, presentando Mise en Place, quarto progetto quadrimestrale tra arte contemporanea e design. Il disegno allestitivo, concepito dallo studio, ci accoglie in uno degli ambienti più relazionali e aggreganti di un abitativo domestico, la cucina. ⊙ Al centro dello spazio tutto è apparecchiato ad arte. Sul monolite nero opaco le opere P.G.R., in ceramica e porcellana smaltata, di Nordine Sajot accendono e stimolano i sensi; l’artista compone un tableau vivant che aziona differenti appetiti per entrare, riflettere e metabolizzare la profondità sensibile del corpo gestuale. Quella dell’artista è una pratica rituale e performativa di consapevolezza esistenziale della propria presenza, di acquisizione di ‘sapore’ e sapere cosa si è e si vuole. Attraverso la complessità di cui siamo fatti e di cui ci nutriamo, la relazione tra vissuto personale e collettivo, l’oggetto-soggetto, anche nella sua parte assente o volutamente sezionata, rappresenta la nostra impronta, quell’azione che, solo sentita, può davvero alimentare noi e gli altri. Come, nella serie di dittici analogici SENZA TITOLO in bianco e nero, che, nella loro unicità ed elegante minimalismo, ci riconducono al rito nella sua tradizione e valenza estetica. Ogni oggetto-utensile ritrova la sua forma, così lo spostamento del piano visivo genera e trasmette un’altra comunicazione, dal corpo destrutturato orizzontale l’ordine compositivo si verticalizza nella Mise en Place. E così il sottile esprime l’essenziale, la presenza e la sua negazione, percepita e poi lentamente deglutita. ⊙ Il fuoco centrale di questa cucina è GOLD, il monolite nero, di Situazione Architettura, frutto dell’arte “semi artigianale” del brand italiano Time For Kitchen; l’isola rivestita con il sofisticato e resistente fenix nero ingo, ci catalizza e ingoia nella sua abbuiante monocromia e con il piacevole effetto soft touch. Ma nessuna impronta è trattenuta, se non quella dell’arte, la straordinaria opacità è garantita dall’innovativa tecnologia di questo gioiello di design ed estetica sublime. Nella visione microscopica del suo fenix, l’isola rivela la fascinazione di un paesaggio irregolare di cime e avvallamenti, sulle quali una fenice sembra davvero risorgere dal nero e riflettere la luce ravvivando l’ambiente circostante. Completano la messa a punto due elementi a giorno realizzati con il caldo e accogliente laminato abete bruno, allestiti nella nicchia come dispensa, arredo necessario all’organizzazione di qualsiasi Mise en Place. E così…la cucina ci trasforma in un’unica comune presenza, commestibile. Baricentro sociale della casa dove l’arte contemporanea e il design si confermano alimenti essenziali alla riattivazione di processi preparatori che ricongiungono l’originario al collettivo. |