San Severo – I vini di Cantina SARACINO PUGLIA “canteranno” al Festival di Sanremo. L’8 febbraio protagonisti della serata di gala con chef Rosalba Marte

Anche i vini della Cantina Saracino Puglia “canteranno” al Festival di Sanremo in programma dal 4
all’11 febbraio 2024. Le etichette in procinto di partire con destinazione la “città dei fiori” si
integreranno con i menù della chef aprutina Rosalba Marte in una delle quattro di gala esclusive
che si terrà il 7 febbraio al Victoria Morgana Bay, uno dei ristoranti più esclusivi della Liguria.
L’executive chef originaria di San Salvo, in provincia di Chieti, è ormai alla sua ottava partecipazione
alla kermesse canora più rinomata d’Italia.
Tutto verrà organizzato prestando attenzione, dalla scelta degli ingredienti e di prodotti e vini per i
piatti a cene che sono state allestite prima dal team per aumentare l’affiatamento tra i loro
componenti. Tutto questo in vista della trasferta in terra ligure. «Un momento di grande visibilità
per il nostro brand ma anche per il Territorio – commenta l’enologo Simone Saracino, founder e
manager della maison che ha diffuso la notizia -. Sanremo rappresenta una grande vetrina, con
l’attenzione di media e steakholder di tutto il mondo. Esserci sarà veramente bello e importante. E
di questo vorrei ringraziare chef Rosalba Marte autentica protagonista di questo progetto».
L’azienda di San Severo farà degustare i vini LUCIDO (Bombino bianco), LEVIGATO (Rosato nero di
Troia) e BUCCIARDATO (Rosso nero di Troia).
SARACINO PUGLIA (www.saracinopuglia.it) è una delle ultime nate tra le aziende del panorama
enologico di San Severo ma si è subito ricavata una nicchia con una selezione di vini autoctoni e
una professionalità in continua crescita. «Il piacere di quella sensazione – aggiunge Simone
Saracino – ha suscitato in me un sogno: produrre vini che rappresentassero la mia terra. Le vigne e
le cantine le ho sempre definite come un teatro, un luogo di cultura e di estremo fascino. Sentivo
di rispondere al richiamo di questa cultura e il modo migliore per farlo è stato studiare Viticoltura
ed Enologia; contemporaneamente ho vissuto ogni stagione di vendemmia collaborando con le
cantine del territorio dove mi trovavo».