Con gli indirizzi di saluto del sindaco di San Vito dei Normanni, Città di Pace, prof. Silvana Errico e dei rappresentanti delle Istituzioni e delle Organizzazioni internazionali e con le relazioni di Giandomenico Placentino, Ambrogio Bongiovanni e Paolo Trianni è in pieno svolgimento nella sala conferenze della biblioteca civica “Giovanni XXIII” di San Vito dei Normanni, con il patrocinio della Pontificia Università Gregoriana, dell’Università del Salento, della Comunità di Bose e della Fondazione Don Tonino Bello di Alessano, il convegno internazionale di studi sul tema «Attualità del pensiero di Lanza del Vasto, Maestro di non violenza e dialogo».
«Fra le iniziative più significative a cui Lanza del Vasto ha dato vita, va ricordata la Comunità dell’Arca, esempio di applicazione della dottrina gandiana della nonviolenza in Occidente. Sono comunità che si impegnano a vivere la nonviolenza nella loro vita, una vita di relazione interreligiosa, fatta di semplicità ed altruismo» è stato detto ed a parlare di tutto questo è stato Frate Placentino della Comunità Monastica di Bose di Ostuni, comunità che fa dello sviluppo del dialogo fra le diverse chiese e della vita monastica la propria regola.
Della complessa figura di Lanza del Vasto, poeta, filosofo, teologo, nonviolento ha parlato il prof. Trianni, da tempo impegnato nello studio di questo uomo che è rimasto sempre attaccato anche alla sua terra natia, San Vito dei Normanni. «La svolta della vita di Lanza del Vasto è stato il suo viaggio in India quando ha incontrato Gandhi – è stato ricordato – impegnandosi poi a portare il messaggio della non violenza di Gandhi in Europa ma attraverso una rilettura teologica e biblica di quel messaggio. Possiamo quindi parlare di un cristianesimo gandiano – è stato osservato -, che mette insieme i valori cristiani ed il messaggio del Mahatma». Il direttore del Centro Studi Interreligioso della Pontificia Università Gregoriana, prof Bongiovanni, si è quindi soffermato sulla spiritualità interreligiosa universale di Lanza del Vasto. «Lanza si dichiara sempre fortemente radicato nel cristianesimo ma mantiene una grande apertura verso le altre tradizioni – è stato detto -. La sua visione è per un progetto unitario su un punto cruciale di tutte le religioni: la spiritualità; una spiritualità pre-religiosa, che per primo compito si dà quello della ricerca del sé». Oltremodo interessanti le comunicazioni alla sessione del Convegno, moderate dalla prof. Rosa Parisi (Unisalento)e proposte dalla dott. Claudia Barrientos, console onorario del Guatemala e dal prof. Sergio Tanzarella, ordinario presso la Facoltà Teologica dell’Italia meridionale. Il prof. Tanzarella, direttore dell’Istituto di Storia del Cristianesimo della Facoltà Teologica dell’Italia meridionale, in particolare, si è soffermato sul ruolo e le attese che vengono riconosciute alla Chiesa da parte di Lanza del Vasto in ordine anche alla condizione geopolitica del mondo. «Attese – ha osservato – che lo portano ad elaborare anche proposte concrete di pace e nonviolenza in una lettera a papa Giovanni XXIII che invita a tenere in conto nel lavori del Concilio Vaticano II». Protagonista della serata anche il Consiglio comunale dei ragazzi, due componenti del quale, hanno declamato poesie di Lanza del Vasto con accompagnamento musicale del M° Marco De Luca.