Sbarazzarsi di diversi metodi per contare le emissioni dei trasporti

  • Un modo per calcolare le emissioni di gas serra
  • Dal pozzo alla ruota alle emissioni del ciclo di vita
  • Strumento di calcolo pubblico gratuito

Lunedì, i deputati delle commissioni Trasporti e Ambiente hanno adottato un’unica metodologia dell’UE per il calcolo delle emissioni di gas serra (GHG) dai servizi di trasporto.

Poiché le aziende di trasporto attualmente scelgono modi diversi per conteggiare le emissioni di gas serra, c’è una discrepanza significativa nei risultati. Ciò può indurre in errore i consumatori nella scelta dei servizi di trasporto in base alle loro prestazioni ambientali e creare le condizioni per il greenwashing, che i deputati vogliono impedire.

Che cosa viene misurato?

Il progetto di norme, adottato con 58 voti favorevoli, 19 contrari e un’astensione, non obbliga le imprese di trasporto a calcolare le proprie emissioni di gas a effetto serra, ma se scelgono di farlo a fini di comunicazione o di marketing, dovrebbero seguire la metodologia fornita.

I deputati sono consapevoli del fatto che l’attuale metodologia si limita a calcolare le emissioni derivanti dall’uso di un veicolo (well-to-wheel) e non tiene conto della quantità di emissioni di gas serra prodotte dalla produzione, dalla manutenzione e dallo smaltimento dei veicoli (emissioni del ciclo di vita). Chiedono pertanto alla Commissione, entro due anni dall’entrata in vigore delle nuove norme, di presentare una metodologia per calcolare le emissioni di gas a effetto serra durante il ciclo di vita di tutti i modi di trasporto e di suggerire le modalità migliori per attuarla.

Sostegno alle PMI

Al fine di ridurre l’onere amministrativo e finanziario per le imprese che desiderano calcolare le proprie emissioni, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), i deputati al settore dei trasporti e dell’ambiente chiedono alla Commissione di sviluppare uno strumento di calcolo pubblico gratuito. Chiedono inoltre che l’accesso alle norme europee per il calcolo delle emissioni di gas a effetto serra sia gratuito e suggeriscono agli Stati membri di introdurre incentivi finanziari per stimolare l’uso di misurazioni dirette delle emissioni di gas a effetto serra anziché di stime o valori predefiniti.

Dati di output

La bozza di norme stabilisce inoltre le metriche comuni che rappresenterebbero le emissioni di gas a effetto serra e consentirebbero di confrontarle facilmente. Per il trasporto merci si tratterebbe di emissioni di CO2 per tonnellata-chilometro, per il trasporto di passeggeri di CO2 emesse per passeggero/chilometro. I deputati insistono sul fatto che i suoi dati dovrebbero essere divulgati in modo chiaro e inequivocabile e corroborati da prove disponibili in un link web o in un codice QR.

Citare

La relatrice del Parlamento europeo Barbara Thaler (PPE, UA) ha dichiarato: “Il regolamento è un passo nella giusta direzione. Per la prima volta i veicoli elettrici a batteria non sono magicamente “a emissioni zero”. Tuttavia, la produzione e il riciclaggio di un veicolo sono stati omessi, quindi il regolamento dà ancora un vantaggio sleale ai veicoli elettrici a batteria prodotti al di fuori dell’Europa. Senza affrontare l’elefante nella stanza, il PPE non può sostenere questo regolamento”.

Il relatore del Parlamento europeo Pascal Canfin (Renew, FR) ha aggiunto: “Le nuove norme incentiveranno una maggiore trasparenza delle emissioni di gas a effetto serra nel settore dei trasporti. Aiuterà i consumatori e le imprese a fare scelte informate per quanto riguarda le opzioni di trasporto, accelerando così la decarbonizzazione del settore”.

Passaggi successivi

Il progetto di regolamento, così come modificato dalle commissioni per i trasporti e per l’ambiente, sarà ora sottoposto a votazione in una delle prossime sessioni plenarie e costituirà la posizione del Parlamento in prima lettura. Il dossier sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del 6-9 giugno.