Prima uscita del cantautore siciliano modestamente,
“Scordati” racconta della fine di un amore: un addio
non violento che permette a entrambi di trovare
la pace nonostante «una vita bombardiere».
Reso nella forma del monologo cantautorale,
“Scordati” diventa inno a lasciarsi andare.
Questo anche grazie all’uso della frequenza a 432Hz,
che trasporta in un viaggio sonoro di guarigione.
“Tu che ti lamentavi delle mie tasche piene,
ma mai del cuore pieno, sempre pieno di Te“
(Credits: Kalo Chianetta / Foto cover Scordati)
LE PAROLE DI MODESTAMENTE:
«Solo dimenticando, cioè allentando i legami
con il passato, si può davvero ritrovare la pace
e permettere all’altro di fare lo stesso.
Scordare non è una rottura violenta,
ma un gesto dolce e necessario.
“Scordati” non è solo una canzone di addio,
ma un inno alla liberazione reciproca, un atto di
amore nascosto nel gesto di lasciarsi andare»
(Credits: Kalo Chianetta / modestamente)
Testo e musica: Andrea Spirio
Produzione: Giuseppe Samaritano
Arr. e cori: Davide Lauricella
Chitarra: Giovanni Gandolfo
Violino: Carla Mulas Gonzàlez
Viola: Mario Gentili
Violoncello: Giuseppe Tortora
Contrabbasso: Camilo Calarco Pardo
Rev. partiture: Claudia Petrelli
Foto cover: Kalo Chianetta
BIOGRAFIA
modestamente, all’anagrafe Andrea Spirìo (classe 1996), nasce ad Agrigento nell’anno de “La Cura” di Battiato e cresce fra le intramontabili “ma quanto sei alto?” e “oh hai un sacco di capelli bianchi!”. Appassionato di parole crociate e incroci di persone, si dedica a ogni forma d’arte in una ricerca maniacale della propria espressione. Negli anni collabora con associazioni e band siciliane (Sussurri, Alavò) sopravvivendo alle poche ore di sonno grazie a litri di latte di mandorla e caffè. Trasferito a Roma, insegue l’indefinito, sperando che ognuno, nella sua musica, trovi la propria personale definizione.