SI CHIUDE LA XXXVIII EDIZIONE DI TIME ZONES CON DUE APPUNTAMENTI AL TEATRO KISMET DI BARI: BEN SHEMIE (VENERDÌ 13) E I FAUST (SABATO 14).

La XXXVIII edizione del festival Time Zones si chiude con due appuntamenti in programma al Teatro Kismet di Bari: Ben Shemie, venerdì 13 alle 21, e i Faust, sabato 14 alle 21. Nel primo concerto sarà di scena il canadese Ben Shemie, frontman dei Suuns, band che negli anni ha fatto palpitare i cuori di quanti volevano ballare potendo vantare la conoscenza del rock tedesco degli anni Settanta. Con un background in performance sperimentali e composizione classica, Ben Shemie eccelle nel dare agli elementi complicati lo spazio per respirare e fondersi in un modo estremamente efficace. Così come con i Suuns, le attività da solista di Shemie coinvolgono pratiche sonore sperimentali basate sulla performance che integrano escursioni a forma libera e musica compositiva più strutturata, virando verso la musica classica, l’arte radiofonica e le nuove tecnologie. Dopo la performance di Shemie, seguirà quella dell’altro canadese Tim Hecker, singolare compositore capace di innalzare con i suoi suoni imponenti cattedrali sonore, musica elettronica tra ambient e noise.

L’ultimo appuntamento con Time Zones 2023, sabato 14 alle 21, propone l’unica data italiana dei mitici Faust, formazione che riesce ad amalgamare rock, progressive, jazz, folk, minimalismo, noise, elettronica, proto-industrial, pop e classica moderna, con una disinvoltura pari solo alla loro irriverenza. Forse, insieme ai Velvet Underground, i Faust è stata la band più influente e creativa di tutti i tempi. Tra new wave, industrial e post-rock, non si contano le band che hanno raccolto la lezione di questi sabotatori anarchici e dissacranti. Oggi, ancora capitanati da Werner “Zappi” Diermaier, i Faust con l’esecuzione integrale di “IV” sono capaci di evocare il potere ancora devastante di quelle straordinarie invenzioni che in quegli anni cambiarono per sempre la musica.

In apertura di serata Teatro Satanico, progetto nato su iniziativa di Devis “deviLs” Granziera, come un duo synth-punk. Nonostante il nome, la band non fa riferimento al satanismo, bensì a un atteggiamento mostrato da parte degli artisti romantici e decadenti, nei confronti della religione, considerata come “ostacolo alla libertà creativa”. Dal 2007 il Teatro Satanico è un duo “laptop-punk” composto da Devis Granziera e RobertoKalamun Pasini.