Stornara – 4 VITI E PREMIO CUPIDO PER TYRON ED EXTREMA DI CANTINE SPELONGA

I due grandi vini autoctoni pugliesi di Stornara sono un binomio vincente per l’Associazione Italiana Sommelier

Nella guida Vitae, la ‘bibbia’ dei vini, hanno avuto un grande risalto due autoctoni di Cantine Spelonga di Stornara. Il primo è Tyron, il Nero di Troia nella sua nuova elegante veste, che fa il suo debutto quest’anno con l’annata 2021, e riesce da subito ad ammaliare i degustatori e ad aggiudicarsi le ambite 4 Viti, simbolo di eccellenza stilistica ed organolettica. Ma c’è anche l’Extrema, Falanghina in purezza, insignita del Premio Cupido, ovvero vino dall’intenso valore emozionale che in degustazione ha suscitato amore al primo sorso.

Un concorso nazionale di grande importanza, che premia e descrive da molti anni i tesori vitivinicoli della Penisola. Alla stesura della Guida Vitae partecipano centinaia di degustatori AIS che conoscono in profondità la propria regione e ogni singola produzione vitivinicola di qualità.

Le Cantine Spelonga conquistano tutti i giudici del rinomato concorso, portando a casa il massimo riconoscimento conferito durante le degustazioni.

La qualità dei prodotti di questa cantina a conduzione familiare cresce di anno in anno e contribuisce a valorizzare la  Puglia anche oltre oceano.

Gran Medaglia d’oro al Concorso Mondiale di Bruxelles, Premio Qualità Prezzo al Gambero Rosso, Oro a Mondial du Rosè, importanti menzioni nella guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italia, insomma, una pioggia di premi che denotano la grande qualità e professionalità dell’azienda, gestita da Marilina Nappi.

“Ogni nuovo premio  – ha detto Nappi,, responsabile di produzione della cantina pugliese – ci rende orgogliosi dei risultati del nostro lavoro e del nostro impegno. Sono decenni che ci dedichiamo anima e cuore alla produzione di vini che rispecchino la nostra terra, ed al tempo stesso siamo fieri di poter raccontare la storia di ognuno dei nostri prodotti, come nascono, come evolvono, come provengano da un legame indissolubile con le nostre origini. E’ un lavoro di squadra, di famiglia. Cerchiamo di raggiungere una qualità sempre migliore non tralasciando la bellezza. Ultimamente ci siamo impegnati molto anche per dare, come si dice “all’occhio la sua parte”, infatti c’è stato un restyling su alcuni prodotti. Oggi ogni etichetta parla di noi, racconta del vino che è racchiuso in quella bottiglia e della sua provenienza. Questi premi – ha aggiunto Marilina Nappi –  li dedico a tutta la squadra della cantina, a tutti i viticoltori che ogni anno lottano con amore per preservare e migliorare la qualità delle nostre uve, ma in particolar modo ai miei genitori, che mi supportano e sopportano sempre”.