Musica tra cortili, masserie storiche e aree naturali del Parco: al via 22° edizione “Suoni della Murgia”. Una delle rassegne più longeve in Puglia.
Si amplia raggio d’azione: non più solo Altamura ma anche Andria, Corato, Terlizzi, Minervino Murge e Santeramo in Colle. Quattro appuntamenti nell’ambito dei Geo-eventi del Parco.
Dopo l’anteprima del 2 giugno scorso nella masseria Guardiola di Andria, con il “fuori programma” di Jaime Michaels e Paolo Ercoli, in collaborazione con Pomodori Music, inizia ufficialmente domenica 18 giugno nella masseria Malerba di Altamura, la rassegna internazionale “Suoni della Murgia”, una delle più longeve in Puglia, giunta quest’anno alla 22° edizione. A inaugurare il programma i Radicanto con Claudio Carboni (inizio ore 20,.30) e il progetto Neighbors: Simone Bottasso e Reza Mirjalali (inizio ore 21.30) (in allegato le schede sui due spettacoli).
Quest’anno la rassegna, che terminerà il 27 agosto, si arricchisce per numero di appuntamenti, per qualità e per spunti e incontri culturali con artisti ormai provenienti da tutte le parti del mondo. Torna ad espandersi anche il raggio delle locations scelte per i concerti e le esibizioni: oltre il territorio di Altamura, che tradizionalmente ospita la manifestazione, quest’anno comprende anche Andria, Terlizzi, Corato, Minervino Murge, Santeramo in Colle e comunque sempre l’area dell’Alta Murgia, le masserie storiche e i cortili dell’omonimo Parco nazionale il cui ente promuove e supporta i ‘Geo-Eventi del Parco’, quattro dei 26 appuntamenti complessivi in programma.
Un tema forte dell’edizione 2023, organizzata dall’associazione “Suoni della Murgia”, con la consueta direzione artistica di Luigi Bolognese, è stato individuato nella ‘Puglia Imperiale’, quasi un filo rosso che contrassegnerà alcune delle tappe in programma, tentando di riannodare le tradizioni musicali di vari Paesi del Mediterraneo con quelle pugliesi e dell’Italia meridionale, in particolare nel segno del Medioevo e della fioritura artistica e dell’innovazione culturale promosse, ad esempio in Puglia da Federico II di Svevia.
In tutto sono 20 gli appuntamenti che comunque spesso comprendono due concerti per ciascuna serata ma non si escludono sorprese dell’ultima ora.
Nel ricco cartellone i Radicanto, con ospite Claudio Carboni; ‘Neighbors’ – Simone Bottasso e Reza Mirjalali; Eduardo Paniagua Ensemble musica antigua (Trovatori delle 3 Culture ai tempi di Alfonso X “Il Saggio”); Aiace; Enerbia; Scarlet Rivera (la violinista di Bob Dylan), evento in collaborazione con Pomodori Music; ‘Irish night’: Willos’ & Massimo Giuntini; ‘Dignity Road Project’, con Gani Mirzo band e Ibrahim Keivo (un originale viaggio di solidarietà attraverso la musica del Kurdistan); Fan Chaabi; Michael Mcdermott, premio Tenco Internazionale alla carriera 2022, evento in collaborazione con Pomodori Music; Vito Nicola Paradiso. Non mancheranno anche quest’anno, come nelle scorse edizioni, sconfinamenti in altri generi culturali e artistici, in particolare i libri e il cinema. Nel primo caso con lo scrittore e saggista Onofrio Arpino, nel secondo con la proiezione del film “N-Ice Cello–Storia del violoncello di ghiaccio’, di Corrado Bungaro, con Giovanni Sollima. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con il cineclub Formiche Verdi. Seguirà lo spettacolo musicale ‘Fuori di Bach’, con Corrado Bungaro e Marco Forgione. Per tornare al cinema due omaggi ad altrettanti colossi: Massimo Troisi e Ennio Morricone. “Lettera a Massimo. I luoghi affettivi di Massimo Troisi”, un reading musicale con Alessandro De Rosa, Claudio Farinone, Fausto Beccalossi e Maria Moramarco.
E poi “Inseguendo quel suono. Una storia di Ennio Morricone”, con Alessandro De Rosa, Claudio Farinon e Fausto Beccalossi.
Gran finale con ’Hirundo Maris’, il duo formato da con Arianna Savall Figueras&Petter Udland Johansen (in collaborazione con Kino Music); Folkabbestia; Sarita Schena Trio in ‘A flor de piel’; Livia Mattos trio; e, per concludere, Maria Moramarco e Markus Stockhausen, con Fabio Mina e Francesco Savoretti in ‘Pietrafonie’.
“Suoni della Murgia” – spiega il direttore artistico Luigi Bolognese – è un festival di musiche e culture popolari dal mondo che dal 2001 propone sull’Alta Murgia barese un universo di suoni, arte e storie dal sapore tutt’altro che museale. Nel corso di questi oltre venti anni, sui palchi, sulle chianche, nei cortili, nei castelli, nelle masserie storiche, sulle pietre aguzze e sulle erbe spontanee della Murgia le note hanno raccontato storie dal mondo, a volte lontane ed in lingue incomprensibili, a volte simili alle nostre, in un intreccio di esperienze e vita umana che da sempre regge la nostra su questa terra. Storie in forma di musica che, raccontandosi, si scoprono simili, si mescolano e si concedono a quest’oggi così distratto e sfuggente. È, il nostro, un festival che unisce tradizione a contemporaneità e invita l’ascoltatore ad aprirsi al vento che arriva impetuoso annusandone l’anima profumata d’antico”.
La serie di appuntamenti in programma culminerà nelle serate finali del 26 e 27 agosto, rispettivamente nello splendido scenario di Dimora Cagnazzi, nei pressi di Altamura, e nel Borgo antico di Sovereto (Terlizzi), con lo spettacolo musicale “Pietrafonie”, che nasce dall’incontro tra il progetto del duo Savoretti/Mina, rispettivamente percussioni e fiati (incentrato sulla contaminazione dei linguaggi musicali di tradizione con gli stili improvvisativi del Nu jazz), la cantante e ricercatrice del repertorio tradizionale dell’Alta Murgia, Maria Moramarco (voce), e la visione artistica dello scultore altamurano Vito Maiullari. Special guest Markus Stockhausen, celebre tromba solista, improvvisatore e compositore che si trova a suo agio sia nel jazz che nella musica contemporanea e classica e, a livello internazionale, è uno dei musicisti più versatili del nostro tempo conosciuto come un “attraversatore” di confini musicali. Per 25 anni ha lavorato intensamente con suo padre, il celebre compositore Karlheinz Stockhausen, che ha scritto numerose opere per lui. Come solista, è apparso nelle sue principali opere musico-drammatiche di Licht sui palcoscenici della Scala di Milano, dell’Opera di Londra Covent Garden e dell’Opera di Lipsia. Molti dischi su cd della casa editrice Stockhausen documentano questa collaborazione. Inoltre Markus Stockhausen ha pubblicato a suo nome molti lavori discografici per la storica etichetta discografica tedesca ECM Records.
Una delle peculiarità, tra le altre, di Suoni della Murgia, che si rafforza e si arricchisce a ogni edizione, è l’”incontro” con strumenti musicali insoliti anche provenienti da culture e latitudini diverse, una vera “manna” per gli appassionati. Questi ultimi nell’edizione 2023 avranno la possibilità di ascoltare ad esempio, il tar, strumento a corde persiano, l’oud liuto arabo, il mondol, strumento a corde algerino, il salterio, strumento a corde risalente al X secolo avanti Cristo, la lira, strumento a corde, la fidula, strumento medioevale ad arco considerato il progenitore del violino moderno, la cetra, strumento a corde dell’antica Grecia, la viola d’amore a chiavi.
Da qualche anno, i promotori hanno fatto la scelta, fortunata, di “coniugare” la musica e le masserie storiche recuperate negli ultimi tempi, dal punto di vista architettonico, e rianimate, dal punto di vista economico, grazie, in particolare, alle iniziative dei privati, e, in generale, con le aree naturali del Parco dell’Alta Murgia, i borghi antichi, e perfino una chiesa e un ex stabilimento vinicolo, esempio imponente di archeologia industriale nelle campagne di Santeramo. Una scelta che negli anni è stata molto apprezzata dal pubblico per la possibilità di evadere dai convulsi ritmi cittadini e di “respirare” musica, natura, storia e tradizioni agricole.
Nata nel segno del genere folk e popolare, pur mantenendo stretti i suoi legami con la world music, la rassegna “Suoni della Murgia”, organizzata dall’associazione omonima, si è evoluta nel corso degli anni, indirizzandosi anche verso altri orizzonti sonori con performance artistiche e musicali di genere e segno stilistico molto diversi tra loro. Non solo Mediterraneo e non solo Europa, dunque. Suoni della Murgia, come negli anni passati, ospiterà nell’‘edizione 2023 musicisti provenienti da diverse parti del mondo: Iran, Kurdistan, Armenia, Argentina, Stati Uniti, oltre che, per quanto riguarda l’Europa, da Germania, Spagna, Svizzera, Irlanda, Norvegia, Paesi Baschi, e da varie regioni italiane.
La manifestazione si fonda sulla radicata esperienza del gruppo musicale “Uaragniaun” e della sua voce, la cantante Maria Moramarco, da anni impegnati nella riscoperta dei canti dell’Alta Murgia ma anche nella contaminazione con altri generi e con altri percorsi. Il festival rappresenta una occasione per riproporre e promuovere la musica popolare ed etnica di studio e di ricerca, oltre che un momento di forte scambio culturale tra nazioni e culture geograficamente lontane. Un progetto che ha portato nel territorio oltre 200 artisti (tra solisti e gruppi) e permesso l’ascolto di musiche e l’approccio a lingue e dialetti poco conosciuti.
Suoni della Murgia fa parte della Rete italiana World Music, una fraternità di musicisti, festival, operatori culturali diffusa su tutto il territorio nazionale nata per dare corpo e forza ad un genere tra i più amati e diffusi in Italia.
Questo l’elenco delle locations dell’edizione di quest’anno:
Altamura
“Dimora Cagnazzi” (almeno metà degli eventi), “Jazzo Corte Cicero”, “Masseria Malerba”, “Masseria Castelli”, “Masseria-Agriturismo Madonna dell’Assunta; “Masseria Lamalunga-Centro visite l’Uomo di Altamura”.
Andria
Masseria “La Guardiola”,
Corato
“Posta Mangieri”
Minervino Murge
“Grotta di san Michele arcangelo”
Terlizzi
“Chiesa della Madonna del Rosario”, “Santa Maria di Cesano”
Santeramo in Colle
“Stabilimento De Laurentiis”
Il Festival è organizzato con il contributo e la collaborazione di:
Regione Puglia, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Comune di Altamura, Comune di Minervino Murge, Comune di Santeramo in Colle, Comune di Terlizzi, Rete Italiana World Music, Pomodori Music, Xilema Musica, Dimora Cagnazzi Altamura, Agriturismo Posta Mangieri Corato
Alcuni link utili:
https://www.facebook.com/suonidellamurgia
https://www.instagram.com/suoni_della_murgia/
Per l’ingresso agli spettacoli previsto contributo associativo di 5 euro. Si può anche prenotare (ma non è obbligatorio) su Eventbrite