Taranto – Casartigiani scrive ai Ministri Urso e Calderone

TARANTO – Garantire la liquidità dei crediti e delle fatture scadute alle imprese dell’autotrasporto dell’indotto, ancor prima che si concretizzi il rischio che la gestione dell’ex Ilva passi in amministrazione straordinaria. Questo è quanto richiesto nella missiva di Casartigiani Puglia inviata oggi ai ministri Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del Lavoro Marina Calderone.

Secondo il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia è inammissibile che la fine e la chiusura dello stabilimento venga attribuita ai lavoratori dell’indotto che nell’ultimo mese hanno fermato i lavori: «Se siamo giunti a questo punto – ha detto Castronuovo – è solo unicamente colpa dell’amministrazione delegato. Pertanto, non accettiamo che ci vengano addossate delle responsabilità e delle colpe inesistenti. Gli autotrasportatori e i lavoratori dell’indotto hanno prestato servizio, fino al mese scorso, pur anticipando ingenti somme di denaro che non sono ancora state restituite».

Castronuovo rimarca la disperazione in cui vivono le tante famiglie, negli ultimi anni, coinvolte nella vertenza ex Ilva: «Non è possibile – ha continuato il coordinatore regionale –  che in un Stato democratico e di diritto, come l’Italia, vengano totalmente ignorati i diritti costituzionali delle piccole imprese. Siamo stanchi di essere considerati la ruota del carro, qui non è in ballo solo il futuro di un singolo comparto ma dell’intera comunità tarantina, che ormai da troppo tempo paga l’amaro prezzo e le conseguenze dei diktat dei piani alti».

Intanto le richieste formulate da Casartigiani Puglia:

–          garantire alle imprese dell’indotto la liquidità necessaria immediata utile a consentire allo stabilimento la continuità produttiva assicurando fin da subito pagamento integrale e immediato dei crediti vantati dalle imprese fornitrici alla data odierna;

–          consentire al commissario straordinario che dovesse essere nominato la possibilità di liquidare i crediti alle imprese di autotrasporto in maniera prioritaria in quanto aziende indispensabili per il funzionamento dello stabilimento industriale;

–          in caso di amministrazione straordinaria, ove residuino crediti sospesi, garantire che le imprese dell’indotto e dell’autotrasporto possano ottenere un finanziamento dei crediti maturati e certificati dall’Agenzia delle Entrate sulle fatture emesse ad Acciaierie d’Italia S.p.A. a tasso agevolato, utile ad ottenere liquidità con restituzione diretta tramite la procedura prevista dal D.L. 23 dicembre 2003, n. 347; sempre eventualmente assicurare la possibilità di procedere a certificazione dei crediti vantati dalle imprese fornitrici dirette e in sub-vezione con possibilità di cessione;

–          assicurare non solo alle imprese di autotrasporto, che operano con contratto diretto con Acciaierie d’Italia S.p.A., ma anche a quelle che abbiano operato in regime di sub-vezione la sospensione degli oneri previdenziali e fiscali per il periodo di amministrazione straordinaria;

–          prevedere agevolazioni per gli investimenti di innovazione del processo produttivo attraverso l’acquisto di rimorchi e semi rimorchi delle imprese di autotrasporto per l’acquisizione di nuove commesse;

–          prevedere lo stanziamento di una dotazione finanziaria ad hoc per il fondo FSBA a supporto di misure di sostegno al reddito dei lavoratori delle aziende artigiane dell’indotto Acciaierie d’Italia, sia operanti con contratto diretto che in sub-appalto

–          disporre l’aggiunta, nel comma 1 dell’art. 2 D.L.18 gennaio 2024, n. 4, del vincolo di utilizzo parziale del previsto finanziamento di 320 milioni di euro per l’anno 2024 per il soddisfacimento dei crediti dell’indotto di cui dell’autotrasporto ai fini della garanzia della continuità produttiva;

Pertanto, come già precedentemente annunciato, gli autotrasportatori di Casartigiani rimarranno in assemblea, alla portineria C del siderurgico, fino a quando non verranno saldati tutti i crediti e le fatture.