Taranto – EX ILVA, LA GIUNTA DA’ MANDATO AL SINDACO PER L’ACCORDO DI PROGRAMMA

In vista del passaggio dell’azienda siderurgica a nuovi investitori, l’Amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci vuol far sentire la voce di una comunità stanca di non veder rispettato il suo diritto alla salute e che volge il suo interesse al 2030, anno in cui dovrebbe completarsi la decarbonizzazione dell’impianto produttivo. Opportuno creare le basi per una nuova stagione delle relazioni con la futura proprietà

EX ILVA, LA GIUNTA DA’ MANDATO AL SINDACO PER L’ACCORDO DI PROGRAMMA

La gara per il passaggio dell’ex ILVA a nuovi investitori è solo questione di tempo. Probabilmente, di poco tempo. Ma il Comune di Taranto non vuole farsi trovare impreparato. Anzi, come già affermato in più circostanze dal sindaco Rinaldo Melucci, pur senza voler complicare la procedura di gara con senso di responsabilità, né tantomeno entrare nel merito dei dettagli del piano industriale, sta mettendo a punto una chiara strategia volta a far contare il suo parere in ogni fase decisionale che riguarderà il futuro dello stabilimento siderurgico. Ed il tutto senza prescindere da quello strumento che è ritenuto capace di rappresentare una solida garanzia per la decarbonizzazione: l’accordo di programma. Poiché, ormai, deve risultare un dato del tutto acquisito per le parti che il rispetto della salute, degli ecosistemi e degli interessi diffusi della città vengano prima dei pur legittimi contenuti della vertenza meramente sindacale.

Il primo chiaro indirizzo è stato tracciato dalla Giunta comunale che nella sua ultima seduta ha delegato il primo cittadino a predisporre un documento da sottoporre al Governo affinché vengano rappresentate le esigenze di una comunità che, stanca di non veder rispettato il suo diritto alla salute, attende di avere conferme in ordine alla data del 2030, anno in cui dovrebbe essere realizzata la trasformazione della produzione da ciclo integrale a forno elettrico, cioè il definitivo stop alle fonti inquinanti. Partendo da queste premesse e sulla scorta della complessità del piano industriale e delle disposizioni di legge in materia di tutela ambientale, l’Amministrazione Comunale e la città “ richiedono la condivisione e la sottoscrizione, entro il termine di 45 giorni dalla effettiva aggiudicazione dei compendi aziendali, di un accordo di programma ai sensi del codice dell’ambiente (Decreto Legislativo 152/200 6)”. Si tratta di un passaggio ineludibile per la Giunta che in alternativa è disposta a valutare l’adozione di altro dispositivo previsto dall’ordinamento che abbia la stessa valenza fra i sottoscrittori, della durata di 12 anni, rinnovabile, finalizzato a garantire e sostenere concretamente gli obiettivi strategici della comunità tarantina, obiettivi già rintracciabili nella strategia della transizione giusta messa in atto dal piano di Ecosistema Taranto dal 2018 in avanti, e che siano naturalmente integrativi_“degli interessi già contemperati nel redigendo piano industriale o delle misure obbligatorie da attivare in materia ambientale e sanitaria ”.

La volontà dell’Amministrazione è creare le basi per una nuova stagione delle relazioni con la futura proprietà, da cui si attendono iniziative che garantiscano il nuovo rapporto con la comunità, magari decidendo di stabilire la sede legale della nuova azienda proprio a Taranto e massimizzando la formazione e i legami con il sistema imprenditoriale locale.