Taranto fra i Comuni della rete LgNet2, il progetto che promuove le politiche di inclusione delle città

L’iniziativa che coinvolge 16 Comuni in tutta Italia, finanziata con le risorse europee del Fondo FAMI 2014-2020, è coordinata dal Ministero dell’Interno in collaborazione con Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, ed è volta a promuovere e diffondere la cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e della cittadinanza.

Nella città di Taranto, in particolare fra le molte iniziative, sono stati attivati uno sportello unico multiservizi nel cuore della città, progetti di lavoro di impegno civico in ambito urbano, laboratori teatrali, corsi di lingua italiana, interventi di inclusione abitativa con rifugi protetti e di co-abitazione solidale per situazioni d’emergenza, per un totale di 65 beneficiari.

Taranto, 21 novembre 2023– Intercettare i migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale che vivono nelle nostre città e favorirne la presa in carico. È questo l’obiettivo del progetto “LgNet2 – Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l’inclusione d’emergenza in aree urbane svantaggiate”, finanziato con le risorse europee del Fondo FAMI 2014-2020, e coordinato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione in collaborazione con Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, e Cittalia, la Fondazione Anci dedicata a promuovere e diffondere la cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e della cittadinanza. Tra i 16 Comuni coinvolti nella rete di LgNet2, anche Taranto. I risultati delle attività sviluppate grazie al progetto saranno presto presentati attraverso una serie di video pillole e un vero e proprio docufilm, che racconteranno – attraverso le voci, le immagini, le testimonianze delle persone coinvolte – le attività sostenute e rese possibili nelle singole città.

Il progetto LgNet2 si focalizza nel sostegno ad attività in tre ambiti di azione: progetti di impegno civico, presa in carico (one stop shop e unità mobili), housing e inclusione abitativa. Scopo quello di affrontare e risolvere i fenomeni emergenziali originati dalla presenza, sul territorio nazionale, di migranti non ancora del tutto integrati da un punto di vista abitativo, lavorativo e sociale.

Gli interventi vengono portati avanti sui territori da una rete di 16 città italiane caratterizzate da una significativa presenza di migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale: Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste e Bolzano rappresentata dall’Azienda Servizi Sociali Bolzano.

A Taranto il supporto costante dell’Assessorato ai Servizi Centrali del Comune di Taranto ha reso possibile sviluppare attività su più fronti, come, in primo luogo, il re-point sportello unico multiservizi nel cuore della città, dove i rifugiati possono avere assistenza d’equipe multidisciplinare per i loro bisogni più urgenti;  l’attivazione e realizzazione di progetti di lavoro di impegno civico in ambito urbano nei giardini Jannelli, nelle scuole, con i laboratori teatrali con l’ausilio del teatro Crest, con i corsi di lingua italiana fondamentali per l’integrazione e l’inclusione nella città e la realizzazione di iniziative pubbliche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla comunità locale.

Nell’ambito di un’attività di presa in carico sono stati realizzati interventi di valorizzazione degli spazi e dei nodi di aggregazione presenti soprattutto nelle periferie, infatti è stata creata una struttura di abitazione condivisa temporanea emergenziale denominata Casa del rifugiato.  Sono stati inoltre attivatati interventi per la presa in carico socio sanitaria mediante equipe itineranti e di pronta assistenza e di one stop shop e sono state strette delle convenzioni con l’UEPE, ovvero l’ufficio delle esecuzioni penali esterne del Ministero della Giustizia, che permette di dare supporto ai rifugiati detenuti che a fine pena si ritrovano spesso in condizioni di estrema vulnerabilità e, inoltre, con lo IOM, che permette di tenere dei corsi sui diritti dei lavoratori e per contrastare il lavoro nero.

Nel quadro di un intervento di housing-inclusione abitativa, sono stati realizzati rifugi protetti e di co-abitazione solidale per situazioni d’emergenza. Sono state svolte azioni di accompagnamento per l’inclusione abitativa d’emergenza (es. contributi per la locazione, percorsi di formazione all’autonomia abitativa, facilitazione del rapporto con i locatori…), oltre che azioni di sensibilizzazione e di comunicazione.

Le attività del progetto nella città di Taranto hanno visto coinvolti complessivamente 65 beneficiari.

Al progetto nella città di Taranto ha collaborato ISOLA Cooperativa Sociale.

«LgNet2 ha reso Taranto una città ancora più inclusiva perché è stato possibile in maniera innovativa dare vita ad una buona prassi che è stata quella di includere dal punto di vista sociale, dal punto di vista lavorativo ed anche economico gli immigrati arrivati nel nostro Paese», dichiara Gabriella Ficocelli, Assessore ai Servizi Sociali e Integrazione del Comune di Taranto.

Il progetto LgNet2 presenta caratteristiche uniche in termini di governance, di molteplicità degli interlocutori direttamente coinvolti nelle azioni di progetto e di dimensione strategica e operativa. Un modello che si è rivelato vincente e che è stato in grado di sincronizzare il livello nazionale e quello locale, attraverso una regia unica che, pur monitorando costantemente le azioni specifiche sui territori, ha garantito omogeneità alla linea progettuale. Dopo l’esperienza positiva di LgNetEA degli anni precedenti, LgNet2 continua quindi a prendersi cura dei migranti che non hanno ancora raggiunto una piena integrazione e rinnova il modello del partenariato strategico tra Ministero, Anci e Comuni, già sperimentato, per migliorare le performance in ambito di politiche di inclusione delle nostre città. Solo attraverso la capacità dei territori di attivare progetti, modelli e strumenti ritagliati sui diversi fabbisogni locali è possibile una vera integrazione, e gli interventi mirati a migliorare le condizioni di persone regolarmente accolte, ma non ancora pienamente integrate, rappresentano un investimento per l’intera comunità. Le azioni finalizzate all’inclusione dei cittadini che vivono situazioni di marginalità – sociale, sanitaria, abitativa – incidono sul benessere e sulla sicurezza del territorio e contribuiscono a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.