Taranto in piazza contro il Ddl Sicurezza: CGIL e UIL guidano la protesta davanti alla Prefettura

UIL Taranto: “Non possiamo accettare che il dissenso pacifico venga criminalizzato. Questo disegno di legge mina i diritti fondamentali di lavoratori e cittadini.”


Taranto, 01 ottobre 2024
– Si è concluso oggi, martedì 1° ottobre, il sit-in organizzato da UIL e CGIL Taranto davanti alla Prefettura di Taranto, una manifestazione pacifica per opporsi al “Ddl Sicurezza”. L’evento, tenutosi dalle 16:00 alle 18:00, ha visto una significativa partecipazione di lavoratori, pensionati e cittadini preoccupati dalle implicazioni della nuova proposta di legge.

Le due sigle sindacali, con il supporto delle rispettive categorie, hanno ribadito il loro fermo dissenso nei confronti di un disegno di legge che, a loro avviso, limita gravemente il diritto di manifestare e introduce misure repressive eccessive, specialmente nei confronti delle categorie più vulnerabili della società.
“Non possiamo accettare che il dissenso venga criminalizzato in questo modo”, ha affermato Stefano Frontini, segretario organizzativo della UIL Puglia, parlando a nome della UIL Taranto. “Il diritto di protestare e di esprimere le proprie opinioni è fondamentale in una democrazia, e questo disegno di legge rischia di minare alla base questi principi.”

La manifestazione ha rappresentato un momento di forte unione tra le due sigle sindacali. I rappresentanti sindacali hanno consegnato un documento al Prefetto di Taranto, Paolo Dessì, in cui espongono le motivazioni del sit-in. Nel documento, le sigle evidenziano come il “Ddl Sicurezza” rappresenti una minaccia per i diritti dei lavoratori, le libertà di manifestazione e l’autonomia delle organizzazioni sindacali.
“Questo disegno di legge – ha continuato Frontini –non solo criminalizza il dissenso, ma rischia di esasperare ulteriormente la tensione sociale, specialmente in un territorio come il nostro, già duramente colpito dalla crisi economica e occupazionale”.

Presenti all’evento anche diverse categorie della UIL, tra cui i rappresentanti del settore pensionati, dei trasporti, del pubblico impiego, della sanita e del terzo settore, che hanno manifestato il loro sostegno all’iniziativa. “Non possiamo permettere che le donne incinte, i lavoratori e i disoccupati siano trattati alla stregua di criminali solo per aver esercitato il loro diritto di manifestare pacificamente,” ha aggiunto il segretario.

La manifestazione si è conclusa con un appello delle organizzazioni sindacali al Governo, affinché apra un dialogo serio e costruttivo con le parti sociali, rivedendo un provvedimento considerato non solo intempestivo, ma anche profondamente ingiusto. “La nostra opposizione continuerà in tutta Italia – ha concluso Frontini – e siamo pronti a utilizzare tutti i mezzi costituzionalmente riconosciuti per far valere i diritti di lavoratori e cittadini.”

Questo evento è solo il primo di una serie di iniziative che UIL e CGIL intendono organizzare nelle prossime settimane, continuando la mobilitazione a livello nazionale per difendere i diritti costituzionali e contrastare un disegno di legge che, secondo i sindacati, mina alla base il diritto di dissenso.