Venezia, 10 novembre 2024 – Questa mattina, nella suggestiva Sala del Cuoio d’Oro all’interno del FIET (Italian Food and Tourism Exhibition) di Venezia, si è svolta la Tavola Rotonda promossa dal “Festival Il Pane da Leggere”, con il tema “Il Front And dell’Accoglienza, per un Turismo Esperienziale”. L’incontro ha offerto un ricco dibattito sulle potenzialità del turismo esperienziale come strumento per destagionalizzare il turismo in Puglia, proponendo una visione innovativa che segue le “strade del pane”. L’onorevole Stefano Maria Benvenuti Gostoli, nel suo intervento di apertura, ha ribadito il forte legame con il FIET e ha espresso la volontà di portare le Marche a partecipare nella prossima edizione. Ha sottolineato inoltre l’impegno del governo nel sostenere iniziative che promuovono e valorizzano il patrimonio culturale e gastronomico, come il FIET e il Festival “Il Pane da Leggere”. Il giornalista di Rai Due Sergio De Nicola ha lanciato una proposta suggestiva: la creazione di un itinerario turistico esperienziale che ruoti attorno al pane, consentendo ai visitatori di scoprire le bellezze storiche, culturali e naturali del territorio. “Attraverso il pane si può entrare in contatto con le meraviglie del nostro Paese,” ha affermato, “come l’Abbazia di Pulsano, i parchi archeologici di Canosa e Trinitapoli, il Parco dell’Alta Murgia e il suo Geoparco”. L’antropologa Angela Cicirelli ha esplorato il ruolo del pane come elemento chiave per leggere le culture e le storie umane legate al territorio. Ha fatto riferimento al ritrovamento di resti di pane risalenti a 33.000 anni fa nella Grotta Paglicci del Gargano, evidenziando come il pane rappresenti un collegamento storico e culturale unico e prezioso. Giuseppe Scarlato, Presidente dell’Associazione di Promozione Real Academy, ha espresso la sua soddisfazione per il successo dell’iniziativa a Venezia. Ha ribadito l’obiettivo centrale del Festival: contribuire alla destagionalizzazione del turismo pugliese attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e gastronomico, con il pane come simbolo e veicolo di narrazione del territorio. L’artigiano del pane Giuseppe Di Gesù, titolare del Panificio F.lli Digesù fondato nel 1842, ha raccontato con passione l’arte della panificazione. Di Gesù ha sottolineato come l’artigianalità e il rispetto delle tradizioni siano i valori fondanti di un pane autentico, trasmessi di generazione in generazione. “La panificazione è un’arte che richiede competenza, pazienza e dedizione,” ha affermato, “e continua a rappresentare l’anima del pane artigianale italiano”. L’incontro ha dimostrato ancora una volta come il cibo possa diventare un potente strumento di valorizzazione territoriale e culturale, promuovendo un turismo che non è solo esperienziale ma anche autentico e sostenibile. Nel pomeriggio il Festival è proseguito con una nuova dimostrazione di utilizzo del pane e riduzione degli spechi in cucina a cura dello chef Nicola Russo. |