Il Maestro e Direttore Artistico Leonardo Colafelice racconta il ricco programma
La nuova Stagione Concertistica 2024/2025 del Teatro Mercadante di Altamura prenderà il via il prossimo novembre. Un calendario di appuntamenti variegato per stili e tipologie di concerti che abbracciano diversi generi musicali. “Qualità in primis, l’importante è diversificare”, il commento del Maestro Leonardo Colafelice anche quest’anno alla direzione artistica della rassegna.
In scaletta alcuni tra i migliori artisti italiani ma anche spazio alla musica balcanica, ai classici italiani e stranieri, al connubio con il teatro e ai grandi talenti del nostro territorio.
Si comincia domenica 3 novembre con la “Barcelona Gipsy Balkan Orchestra” che ci porterà in un viaggio musicale tra i Balcani, il Medio Oriente e il Mediterraneo. Il sound unico e contemporaneo della Barcelona Gipsy BalKan Orchestra deriva dalla sua appassionata e inarrestabile esplorazione dei suoni e dei timbri della musica rom, klezmer, balkan e mediterranea, inteso come un insieme di tradizioni musicali e culture multietniche che va oltre ogni confine geografico. La Barcelona Gipsy balKan Orchestra mescola le differenze artistiche dei vari membri, arricchito dalla vibrante scena musicale di Barcellona: dalla tradizione catalana, greca, italiana, russa e mediorientale alle vibrazioni del jazz manouche e del rock.
Si continua con il secondo appuntamento domenica 24 novembre e il concerto “Da Ravel a Gershwin” con l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Piero Romano e Leonardo Colafelice al pianoforte. Uno spettacolo “per tutti” con protagonisti i grandi della musica, da Ravel a Gershwin, per offrire al pubblico momenti di altissimo profilo culturale. Un viaggio nell’universo del crossover partendo da Ravel si arriverà fino a George Gershwin, figura centrale nella storia della moderna musica americana, fautore di una visione straordinariamente profetica della musica, al cui centro troviamo quella fusione di jazz e classica.
Domenica 15 dicembre arrivano al Mercadante i Neri per Caso e la voce sarà la protagonista indiscussa. Il gruppo a cappella più famoso del panorama italiano, diventato noto al pubblico nel 1995 vincendo la sezione “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo con il brano “Le ragazze”. Nel corso della loro carriera hanno collaborato con alcuni tra i più importanti artisti italiani (Lucio Dalla, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Renato Zero, Mario Biondi) e stranieri (Bobby McFerrin, solo per citarne uno). I Neri Per Caso proporranno un viaggio musicale tra i brani nazionali ed internazionali più famosi, incluso un repertorio di classici natalizi.
“Musica del destino” è il titolo del quarto appuntamento della rassegna, domenica 12 gennaio, con l’Orchestra Filarmonica Pugliese ed Enrico Dindo nella doppia veste di violoncellista e direttore. Enrico Dindo è un violoncellista eccezionale, virtuoso dello strumento e tra i migliori in Italia, già primo violoncello del Teatro alla Scala, ha ricevuto diversi riconoscimenti tra il prestigioso Premio Rostropovich.
Quinto concerto il 9 febbraio “Beethoven in Vermont”: uno spettacolo teatral-musicale che ribalta i canoni del concerto classico e in cui si mescola musica e teatro. Scritto e diretto da Maria Letizia Compatangelo per il Trio Metamorphosi (Mauro Loguercio violino, Francesco Pepicelli violoncello e Angelo Pepicelli pianoforte), lo spettacolo vede i tre celebri musicisti esordire nel ruolo di attori-musicisti, in un’azione scenico musicale intrisa nei profondi ideali della creatività beethoveniana. Beethoven in Vermont ripercorre l’inaugurazione del “Marlboro Festival”, nato nell’estate del 1951 all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, per iniziativa di tre musicisti esuli dalla Germania: Adolf Busch, Hermann Busch e Rudolf Serkin. A 70 anni da quella speciale serata, Beethoven in Vermont rende omaggio a quella straordinaria esperienza, destinata a fare scuola e a diventare un essenziale punto di riferimento per la musica da camera nel mondo, immaginando lo scambio di idee musicali e umane tra i tre musicisti, rappresentanti della vecchia Europa, di fronte ai loro giovani allievi americani, fino alla scelta finale di Beethoven.
Sesto e ultimo concerto il 23 febbraio con il “Mario Rosini trio”, un progetto musicale in cui sono stati riarrangiati brani classici, soul e funky in uno stile jazz molto personale e in cui non mancheranno le improvvisazioni. Mario Rosini è un musicista noto per la sua voce calda e coinvolgente e la sua abilità al pianoforte. Reduce dalla partecipazione alla quarta edizione di The Voice Senior su Rai 1, si è distinto per il suo grande talento. Sarà accompagnato da altre eccellenze del nostro territorio, Paolo Romano al basso e Mimmo Campanale alla batteria.