Azioni sulla vegetazione, ripristino di praterie rocciose, realizzazione di cataste di legna e cumuli di pietra, gli interventi di ARIF per favorire lo sviluppo di insetti di interesse conservazionistico. Nel progetto finanziato da Regione Puglia e proposto dai Comuni di Massafra, Crispiano e Statte, finanziato da Regione Puglia, anche una mappatura dei microhabitat forestali dell’area
Si sono concluse le attività dell’azione 7 “Misure per la conservazione dell’habitat di insetti di interesse conservazionistico” presso l’Oasi WWF Monte Sant’Elia, nell’ambito del progetto “Azioni per la tutela di flora e fauna di interesse conservazionistico nel SIC/ZPS IT9130007 Area delle Gravine”, proposto dai Comuni di Massafra, Crispiano e Statte e finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Asse VI – Azione 6.5.1 del POR-Puglia 2014-2020.
Le indagini, svolte dal dott. Rocco Labadessa, hanno consentito di rafforzare il quadro conoscitivo sullo status delle popolazioni di quattro specie di insetti nell’area di progetto; sebbene a oggi non sia possibile definire la presenza di Cerambyx cerdo e Saga pedo, risultano in buono stato di conservazione le popolazioni delle specie farfalle Melanargia arge e Zerynthia cassandra. Per quest’ultima specie, le attività di progetto hanno inoltre fornito risultati di notevole rilevanza scientifica, evidenziando schemi di interazione positivi tra le abitudini riproduttive della farfalla e le attività trofiche del cinghiale.
L’azione 7 ha previsto interventi a cura dell’ARIF finalizzati al ripristino di praterie rocciose e alla realizzazione di cataste di legna e cumuli di pietra a secco che favoriscono lo sviluppo di siti idonei alla riproduzione di specie di insetti di interesse conservazionistico, con l’obiettivo di migliorarne lo stato di conservazione nel SIC/ZPS IT9130007 “Area delle Gravine” e nel Parco Regionale “Terra delle Gravine”.
In particolare, il monitoraggio sulle attività di controllo della vegetazione arbustiva ha evidenziato risultati notevolmente positivi sulle comunità erbacee di prateria, con un incremento prossimo al 50% del numero di specie, e un aumento netto della copertura di specie vegetali tipiche delle praterie rocciose associate a effetti positivi sulla componente faunistica oggetto dell’intervento.
Nell’ambito dell’azione 7 del progetto, è stata inoltre prodotta una mappatura dei microhabitat forestali, che consente di individuare e caratterizzare le strutture degli alberi di notevole valore per l’ecosistema forestale.