Si è svolto sabato 30 settembre a Trani, a Palazzo San Giorgio, la sesta edizione del Convegno dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della BaT su “Promozione di sani stili di vita ed evoluzione della Salute: modelli multidimensionali tra professionisti”. Grande affluenza per questo appuntamento dedicato alla definizione e alla condivisione di un modello di salute sostenibile, promuovendo l’adozione di stili di vita orientati alla prevenzione e al benessere psicofisico dei singoli individui, della comunità e dell’intero Pianeta.
Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco di Trani, Fabrizio Ferrante, di Sonia Storelli per l’AReSS Puglia (Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale) e di Francesco D’amore per l’Ordine dei Farmacisti di Bari e BaT, il convegno ha preso il via con le immagini dell’esibizione della giovanissima campionessa Martina Dascanio. Nel raccontare della sua passione la danzatrice undicenne ha, poi, invitato tutti i bambini-adolescenti a praticare sport: “Non è facile conciliare scuola e allenamenti ma le tante soddisfazioni che ne derivano sono davvero grandi”, introducendo il tema della prima sessione, l’Attività fisica (moderatori: Domenico Meleleo e Francesco Contento). “Oggi, grazie all’impegno dei nostri parlamentari, lo sport è entrato a far parte dei valori tutelati dalla Costituzione – ha sottolineato Francesco Contento, tesoriere dell’OMCeO BT, – Con il nuovo comma inserito nell’articolo 33 della Costituzione viene riconosciuto il diritto allo sport e, di conseguenza, il ruolo dell’attività sportiva come strumento di sviluppo della persona”.
“È dimostrato che la pratica dell’Educazione fisica migliora l’efficienza scolastica – ha spiegato Dario Colella, ordinario di Teoria e Metodologia del Movimento umano e Teoria Tecnica e Didattica delle Attività Motorie per l’Età evolutiva dell’Università del Salento, illustrando i dati scientifici a supporto del ruolo dell’attività fisica e del movimento come il pedibus, l’andare a scuola in bici, le pause attive durante l’orario scolastico – Lo sport genera effetti positivi sulle funzioni cognitive, come memoria, attenzione, problem solving, e sulle funzioni esecutive come le capacità di analisi e di associazione. Quello che viene vissuto attraverso il corpo lascia traccia anche sulle funzioni neurologiche: un assunto alla base della disciplina della neuro-didattica”.
“In Italia l’85-89% dei bambini-adolescenti non pratica attività sportiva per almeno 60 minuti al giorno; le ragazze oltre il 90% – ha aggiunto a proposito Domenico Monacis, docente di Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Università di Foggia, auspicando lo sviluppo di software che uniscano alfabetizzazione motoria e sviluppo delle capacità cognitive, per superare le conseguenze connesse al binomio fra uso di videogiochi, pc, tablet, smartphone e sedentarietà.
“Scarsa attività fisica, alimentazione scorretta, abuso di alcol, abitudine al fumo sono i principali fattori che mettono a rischio la salute – ha affermato Giuseppe Dachille, urologo/andrologo, dirigente medico presso il reparto di Urologia universitaria del Policlinico di Bari – e, in particolare, analizzando gli aspetti legati alla salute maschile, si registrano ripercussioni su diversi aspetti della vita, tra cui quelli più delicati legati alla sfera della sessualità”.
“Eventi come quello odierno favoriscono il lavoro collettivo che i protagonisti della salute devono attuare per centrare l’obiettivo di un benessere complessivo dell’individuo – ha detto Elvira Tarsitano, vicepresidente dell’Ordine dei Biologi di Puglia e Basilicata, in apertura della seconda sessione del convegno dedicata agli Stili di vita per la sostenibilità (moderatori: Maurizio Durini e Giovanni De Pergola). Nel suo intervento ha illustrato i principi ispiratori della Landsenses Ecology, disciplina che invita al recupero di un rapporto più corretto fra uomo e natura e che è stata oggetto di sperimentazione all’interno del Parco Naturale Regionale Lama Balice alle porte di Bari nel 2020, in pieno periodo pandemico. “I risultati confermano quello che tutti noi, intuitivamente, sappiamo già: il contatto con la natura produce benefici psicofisici sui partecipanti, migliora i rapporti umani, lo sviluppo di capacità di comunicazione, grazie alle attività realizzate, mirate alla riscoperta dei sensi, delle capacità di osservazione, di cooperazione e inclusione”.
“Educare alla spesa, per limitare lo spreco alimentare, è una necessità se si vogliono promuovere stili di vita sostenibili – ha dichiarato Rosa Lenoci, presidente ABNI (Associazione Biologi Nutrizionisti Italiani) Bari – “Lo spreco alimentare è frutto del deterioramento di prodotti freschi, della data di scadenza, della scarsa attenzione in fase di acquisto, della preparazione degli alimenti. Si acquistano alimenti già vecchi, si compra troppo, si calcola male le necessità, si compra in base alle offerte. Cosa fare, allora, per una spesa più sostenibile? È importante seguire poche e semplici regole: acquistare periodicamente i prodotti a lunga scadenza, il fresco meno e spesso, consumare quanto si è preparato, evitando di produrre avanzi, ma soprattutto, di seguire la lista della spesa, per evitare di comprare più del necessario”.
Nonostante l’esistenza della cosiddetta Legge CAM che fissa i Criteri Ambientali Minimi (CAM), ovvero i requisiti socio-ambientali per la sostenibilità dei consumi nell’ambito del servizio di ristorazione delle scuole primarie, sono ancora pochi i menu adeguati ai standard di legge. “I menu che hanno adeguato le gare d’appalto hanno eliminato il cibo processato, rimosso le monoporzioni di plastica, introdotto un maggior numero di alimenti sostenibili e connesso le forniture ai prodotti biologici e del territorio”, ha rivelato la giornalista Claudia Paltrinieri, presidente del Foodinsider Aps, commentando i risultati dell’8° rating dei menu scolastici (indagine 2022/23), nella sua relazione dal titolo “La mensa scolastica tra opportunità e rischi” – L’apertura ai fornitori locali, alla vicinanza territoriale, favorisce la sostenibilità economica e la crescita dei produttori che scelgono di convertirsi al biologico, diventando custodi del territorio”. La ricerca ha permesso di smentire alcuni luoghi comuni: che le mense scolastiche sono mediocri, in realtà possono essere di alto profilo, dal punto di vista nutrizionale e gastronomico; che i bambini non mangiano le creme di verdura, abbiamo dimostrato che in alcune occasioni i bambini addirittura preferiscono il minestrone alla pasta al ragù; che la mensa serve soltanto a saziare la fame dei bambini, in realtà le potenzialità sono tantissime, dal punto di vista dell’educazione, della cultura, della socializzazione”.
La psicologa Lucia Calabrese, del coordinamento SAISH di Roma, nella sua “Pausa di Consapevolezza”, ha offerto l’occasione di riflettere proprio sul termine consapevolezza, citando lo psicoterapeuta statunitense Alexander Lowen: “L’individuo è sano quando è consapevole dell’interconnessione fra ciò che accade nell’ambiente esterno e ciò che lo sconvolge dentro, cioè l’emozione”. “Consapevolezza” – ha detto – non è uno stato ma una funzione, matematica, legata alle infinite variabili a cui siamo sottoposti; è il percorso attraverso il quale etichettiamo le nostre esperienze. Per non soccombere sotto il peso dello stress dobbiamo uscire dalla modalità azione continua, attivare la modalità di scelta e ripristino, per poter realizzare un vero cambiamento”.
Ekom Sat, personal coach e insegnante Yong-Qi, poi, ha indagato la relazione tra respiro, disagi e malattia: “L’atto del respirare permette di vivere e il Yong-Qi permette di correggere le forme di respirazione non perfette, (incomplete, parziali, disordinate o insufficienti). È una pratica salutare, semplice e accessibile, basata sul movimento del respiro e dell’energia vitale; favorisce l’armonia e il benessere in tutti coloro che lo praticano correttamente e con costanza”.
La terza sessione, intitolata Alimentazione, psicologia e… dintorni (moderatori: Vincenzo Gesualdo e Luigi Nigri) è stata inaugurata dall’intervento di Emiliano Toso, biologo cellulare e musicista compositore a 432Hz, che ha proposto un interessante parallelismo fra musica e biologia: “La musica ci aiuta a spiegare quanta bellezza c’è dentro di noi; i nostri organi vibrano come strumenti musicali; le nostre cellule sono organi viventi con le stesse capacità dell’intero individuo, mentre la mente è definibile come un maestro d’orchestra che cerca di mantenere l’armonia del tutto”.
La prevenzione a tutela della salute deve essere il più precoce possibile, deve cominciare già prima della gravidanza per il benessere del nascituro e deve continuare con la crescita. Lo conferma Vito Miniello, professore di Nutrizione Pediatrica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, nel suo intervento su “Nutraceutici e microbiota intestinale”: “Il microbiota di ciascuno di noi è unico, è un doganiere che regola il metabolismo e l’asse intestino-cervello”, incidendo, in modo positivo o negativo in base al suo stato di salute, sul benessere dell’intero organismo. Sulla correlazione fra salute orale e malattie sistemiche si è concentrata la relazione di Vito Abbrescia, Consigliere Commissione Albo Odontoiatri OMCEO BAT / Odontoiatra Libero Professionista, e Antonia Sinesi, Vicepresidente AIRO (Accademia Italiana Ricerca Orale) – Vicepresidente CDA Igienisti Dentali Foggia / CPS Igienista Dentale ASL TA. Una relazione che ha svelato quanto le patologie del cavo orale o la scorretta igiene dentale possano creare le condizioni per la proliferazione di batteri patogeni, dannosi per la salute dell’intero organismo.
Giovanna Pontiggia, psicologa ASL BA, ha fatto il punto sulla “Integrazione socio-sanitaria per il benessere”, ritornando sul concetto di sostenibilità degli stili di vita: “In Sanità la sostenibilità è valutabile sotto l’aspetto del diritto alla salute per tutti, della disponibilità di servizi come la psicologia clinica, a sostegno dei disturbi dell’età evolutiva, e di applicazione di un complesso di norme e leggi già esistenti ma purtroppo non ancora attuate”.
“I processi di addomesticamento degli animali hanno determinato profonde variazioni nelle loro abitudini – ha evidenziato Adriana Origlia, Medico Veterinario Nutrizionista esperta in Omeopatia, – Il benessere animale si traduce in benessere per l’intero nucleo famigliare. Per questo è importante un’alimentazione sana e bilanciata, a base di alimenti freschi, ricchi di antiossidanti”.
Le ha fatto eco Giusella Massari, Zooantrologo, Ambulatorio veterinario Psicovet di Bari: “I benefici generati dagli animali domestici sono ormai acclarati e, allo stesso tempo, gli effetti positivi degli IAA, gli Interventi Assistiti con gli Animali, non solo per la cura di alcune patologie, ma anche per spingerci a recuperare il piacere della socialità, spingendoci alla passeggiata e abbassando il livello di diffidenza verso il prossimo”.
Nel ringraziare gli intervenuti e i relatori, Domenico Meleleo, responsabile scientifico del convegno (Medico Pediatra di Libera Scelta ASL BT, Commissione Promozione della Salute, OMCEO BT), ha dato appuntamento a tutti alla settima edizione dell’evento, annunciando di voler ampliare ancora di più la platea dei professionisti impegnati a sostenere i cambiamenti nello stile di vita dei propri pazienti, in un’ottica di prevenzione costante e continua.