TRANI: grande successo per la serie di iniziative volte a valorizzare la figura di Giustina Rocca, prima avvocatessa della storia

Applausi scroscianti per la prima dello spettacolo “La rocca di Giustina”, coinvolgente il tour inedito “La Trani di Giustina” e apprezzato il cofanetto con la pubblicazione “Giustina Rocca, la prima avvocatessa della storia. Trani-1500”

Fino al 24 ottobre il calendario di eventi promossi dalle Associazioni Marluna Teatro e Miranfù Beebliocar e cofinanziati dalla Città di Trani

Grande successo per la serie di iniziative promosse dalle associazioni Marluna teatro e Miranfù beebliocar e cofinanziate dalla Città di Trani, a seguito della campagna di reward crowdfunding per valorizzare e celebrare la figura di Giustina Rocca, prima avvocatessa della storia, vissuta tra il XV e XVI secolo.

Applausi scroscianti per il debutto assoluto dello spettacolo “La rocca di Giustina”, andato in scena ieri a Palazzo delle Arti Beltrani dinanzi al pubblico dei sostenitori del progetto civico-culturale “Giustina Rocca”, messo in campo dal libraio Enzo Covelli, dall’attrice e formatrice teatrale Maria Elena Germinario, dalprogettista della campagna di raccolta fondi Norberto Soldano, dallaguida turistica della Regione Puglia Mariagrazia Marchese, dallagiornalista Annamaria Natalicchio e dalla grafica Laura Santomauro.

La pièce “La Rocca di Giustina“, a cura di Marluna Teatro, ha rievocato la figura straordinaria di donna e giurista, dotata di grande auctoritas, così come riportato nel De iure patronatus di Cesare Lambertini, chiamata a risolvere una controversia ereditaria tra due suoi nipoti. Il giorno 8 aprile 1500 Giustina pronunciò in abiti muliebri e in lingua volgare (non in latino), per farsi comprendere dal folto pubblico di concittadini, la sentenza di tale arbitrato nel palazzo del tribunale di Trani e, per l’ufficio svolto, pretese ed ottenne che le fosse pagata la stessa trigesima di compenso stabilita per gli arbitri uomini. Figlia di Orazio, oratore al Senato di Napoli, e moglie di Giovanni Antonio Palagano, capitano Regio della città di Trani, la Rocca ha anche ispirato il personaggio di Porzia di Belmonte nell’opera teatrale Il mercante di Venezia di William Shakespeare e a lei, nel 2022, è stata intitolata la torre più alta della Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo, oltre a due strade a Trani e Bari e a una scuola nella sua città (nel museo diocesano di Trani si conserva invece l’epitaffio per la morte prematura della figlia Cornelia). Grazie alla collaborazione di Caterina Bolognese, inoltre, nel calendario perpetuo europeo sulla Parità di genere è stata inserita una voce su Giustina Rocca proprio alla data dell’8 aprile.

Figura centrale nei rapporti diplomatici tra la sua Trani e Venezia, simbolo di libertà, giustizia, progresso ed emancipazione femminile per l’epoca, Giustina Rocca in scena è una intensa Elisabetta Aloia che interpreta un testo serrato e coinvolgente della drammaturga Arianna Gambaccini, già autrice dello spettacolo sugli ‘Ordinamenta Maris’. Maria Elena Germinario e la stessa regista e autrice Gambaccini sono mirabili attrici nelle vesti delle Parche, Cloto e Atropo. A magnificare lo svolgimento della drammaturgia, le scene e le luci di Gianluigi Carbonara. Un continuum di 65 minuti che ha entusiasmato il pubblico.

Tutto si svolge il giorno prima della pronuncia del lodo arbitrale. Nello spettacolo, infatti, Giustina, inconsapevole incarnazione della parca Lachesi, la notte tra il 7 e l’8 aprile del 1500 è consumata da un dilemma: andare a prendere la benedizione del doge a Venezia e diventare ambasciatrice anche per la città di Trani, oppure scegliere le vesti di arbitro per sentenziare un lodo che vede due suoi nipoti in causa? Quale servizio è più alto e più utile all’umanità? Come faranno le due parche a riportare Lachesi al suo lavoro, quello di reggere la rocca della vita, senza che nel mondo smetta di nascere crescere e morire l’umanità?

“La Rocca di Giustina” narra di come, alle volte, la storia venga scritta in maniera inconsapevole dalle sue protagoniste, che col piglio tipico della concretezza del fare femminile sistemano l’oggi, decretando legge sul domani.

Per i sostenitori della campagna, a fronte dell’attestazione della donazione, ancora stasera 21 ottobre, sempre a Palazzo delle Arti Beltrani, potranno fruire dello spettacolo (per prenotarsi: 3402326032). Il giorno 24 ottobre, invece, anche chi non ha sostenuto la campagna di raccolta fondi potrà assistere allo spettacolo, a fronte del pagamento di un ticket d’ingresso tramite il link: https://www.i-ticket.it/eventi/la-rocca-di-giustina-delle-arti-trani-biglietti (acquistabile anche con 18App e Carta del Docente). Porta ore 20,30, inizio ore 21,00.

Molti degli spettatori, hanno seguito e apprezzato prima della pièce il tour guidato ispirato alla “Trani di Giustina”, a cura di Mariagrazia Marchese,guida turistica della Regione Puglia, che ha elaborato un itinerario inedito dedicato alla Trani rinascimentale e all’architettura civile tranese, mettendo in evidenza la straordinaria ricchezza storica della città e le testimonianze della sua dinamicità e dei rapporti stretti con Venezia o Ravello. Un tour che ha interessato i partecipanti, anche per la diversa narrazione della città, spesso raccontata solo guardando al patrimonio di epoca medievale come il castello e la cattedrale.

Il tour potrà essere effettuato dai sostenitori della campagna ancora domani 22 ottobre, partendo da Palazzo Beltrani, in via Beltrani 51, dalle ore 18,00 (per prenotarsi: 3483998980).  

A tutti coloro che hanno aderito e sostenuto il progetto, è stato donato il cofanetto con le pubblicazioni, a cura di Libreria Miranfù, “Giustina Rocca, la prima avvocatessa della storia. Trani-1500”. Potrà essere ritirato ancora stasera 21 ottobre in occasione della rappresentazione teatrale, oppure presso la libreria Miranfù a Trani (in via Pisa, 48/54). Il cofanetto-conchiglia, edito dalla casa editrice Duepuntozero edizioni, contiene una cartolina e un segnalibro dell’illustratrice andriese Carla Indipendente e due racconti inediti degli scrittori Stefano Bordiglioni e Matteo Corradini con la prefazione del professor Andrea Lovato.

Il Progetto Giustina Rocca è sulle pagine FB Giustina Rocca e instagram giustina_rocca

photo credits Annamaria Natalicchio