Trani – RAPPORTO TRA TERZO SETTORE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Trani, giovedì 21 settembre ore 19.30 Teatro Open Air: consegna degli attestati ai partecipanti al corso di formazione del Comune di Trani e del Csv San Nicola

Il Codice del Terzo settore è uno strumento indispensabile per operare al meglio nelle numerose relazioni che, tradizionalmente e da lungo tempo, intercorrono fra i soggetti della società civile e le Istituzioni locali del nostro territorio.


Al termine del percorso di formazione e aggiornamento ”Il rapporto tra Terzo settore e Pubblica Amministrazione” avviato dal Centro di Servizio al Volontariato San Nicola Odv in collaborazione con il Comune di Trani e rivolto ad amministratori, dirigenti, funzionari del Comune di Trani e figure apicali di ETS, giovedì 21 settembre alle ore 19.30, gli organizzatori incontreranno – nell’ambito della rassegna Dialoghi Off – nel Teatro Open Air i partecipanti per una restituzione del percorso e la consegna degli attestati.
All’incontro saranno presenti il sindaco di Trani Amedeo Bottaro, l’assessore al Welfare del Comune di Trani Alessandra Rondinone, il Dirigente ufficio di Piano Città di Trani Alessandro Attolico, il presidente del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV Rosa Franco, il direttore del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV Alessandro Cobianchi e Roberto D’Addabbo avvocato e coordinatore area consulenza del CSV San Nicola – OdV.

    Il progetto, fortemente voluto dal Comune di Trani in collaborazione con il Centro di Servizio al Volontariato San Nicola Odv – partito dalle novità introdotte dal Codice del Terzo Settore – si è proposto come obiettivi l’innalzamento delle conoscenze e abilità necessarie, la crescita dell’innovazione organizzativa da parte degli ETS e la facilitazione nel confronto e nella collaborazione tra gli stessi e la Pubblica Amministrazione. Hanno partecipato 24 associazioni e 10 dipendenti del Comune di Trani.

    Nel corso delle diverse giornate si sono alternati come relatori professionisti specializzati nei diversi ambiti trattati: dagli aspetti amministrativi alla progettazione e rendicontazione nel sociale, dalla comunicazione con il sociale alla trasparenza, fino al webinar pubblico su crowdfunding e fundraising.

    “E’stato un percorso formativo intenso e partecipato – dichiara l’assessore al Welfare del Comune di Trani Alessandra Rondinone -. Siamo contenti di quelle che sono state le risultanze di questo primo percorso che, in quella che è l’ottica di un’amministrazione condivisa, pensiamo e progettiamo di poter riproporre per una vicinanza sempre maggiore tra Istituzioni e Enti del territorio”.

    “Questo percorso di condivisione tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore è un passo importantissimo per l’allargamento delle conoscenze e delle specializzazioni nell’ambito delle politiche sociali. Gli istituti della co-programmazione e co-progettazione ad esempio – dichiara Rosa Franco, presidente del CSV San Nicola Odv – sono oramai imprescindibili per la costruzione di programmazioni serie, concrete e efficaci sui nostri territori”.

    “Il Codice del Terzo settore – spiega Roberto D’Addabbo, coordinatore area consulenza CSV San Nicola OdV – approvato con il d.lgs. 117/2017, dedica un’apposita sezione ai rapporti tra Enti del Terzo Settore e pubbliche amministrazioni, prevedendo gli istituti della co-programmazione e co-progettazione, quali modalità di coinvolgimento degli Enti del Terzo settore nella programmazione e organizzazione a livello territoriale degli interventi e dei servizi nei settori di attività di interesse generale. La Corte Costituzionale con la sentenza n. 131/2020 ha legittimato tale modello di rapporto, riconoscendolo come una delle più significative attuazioni del principio di sussidiarietà orizzontale. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale, con le Linee Guida adottate con Decreto n. 72 del 31 marzo 2021, ha fornito indicazioni sui modelli procedimentali da adottare per ciascuno dei predetti istituti contemplati dal Codice. Ciò nonostante, il ricorso a tali procedure è ancora poco sperimentato, probabilmente anche in ragione della novità della materia e degli iniziali dubbi interpretativi in ordine alla derogabilità della disciplina degli appalti, che ne hanno scoraggiato l’utilizzo. Il corso – conclude – si è proposto pertanto di far conoscere meglio gli istituti della co-programmazione e co-progettazione, illustrandone e analizzandone sul piano teorico la disciplina, al fine di favorire l’interlocuzione tra enti locali ed ETS”.

    “Il percorso formativo della durata di 6 ore – aggiunge Francesco Capone, esperto in Progettazione Sociale –  ha voluto fornire ai partecipanti alcune conoscenze e  competenze di base necessarie ad affrontare in maniera consapevole ed efficace le fasi di ideazione e monitoraggio di un progetto. Le organizzazioni del Terzo Settore, soprattutto quelle di piccole dimensioni, spesso affrontano la progettazione in maniera improvvisata e passiva, limitandosi a seguire le indicazioni date dall’Ente finanziatore in merito ai vari aspetti progettuali. In quest’ottica, la progettazione diviene un’attività necessaria a procurarsi le risorse necessarie alla sopravvivenza dell’organizzazione, ma non rappresenta un reale momento di crescita e proiezione verso il futuro. La proposta formativa si è posta l’obiettivo di promuovere un ruolo attivo delle organizzazioni del Terzo Settore nei confronti della progettazione che, in quest’ottica, diviene un momento fondamentale di elaborazione di piani e azioni che, partendo dalla mission e dalla strategia dell’organizzazione, consentono di massimizzare l’impatto sulle realtà sociali oggetto di intervento e valorizzare la meglio le risorse interne”.

    “Il percorso formativo realizzato dal Csv San Nicola – conclude il professor Michele Corriero, psicopedagogista – è stata una delle rare possibilità di incontro e confronto su una materia complessa come quella delle politiche sociali, dei sistemi di welfare, dei servizi alla persona e dell’innovazione (legislativa e gestionale-organizzativa) degli Enti del Terzo Settore. Un percorso formativo che ha visto una dimensione paritaria, complementare e sinergica tra alcuni rappresentanti degli Enti del Terzo Settore e dell’Ente Pubblico: è stata un’esperienza di reciproca conoscenza ma soprattutto di riflessione sull’importanza della collaborazione e interconnessione tra soggetti che hanno in comune l’obiettivo del bene comune, del benessere delle persone e dei gruppi più vulnerabili o a rischio. Un confronto schietto che ha visto anche una fase di autovalutazione, un laboratorio di processo e di prodotto sull’esperienza formativa effettuata, che ha permesso a tutti un’ulteriore riflessività attraverso la partecipazione attiva e il protagonismo sociale che ha generato e implementato idee e proposte per un possibile e auspicabile nuovo percorso formativo”.