Dopo la nota inviata nei giorni scorsi dal presidente Michele Emiliano e dall’assessore regionale ai Trasporti, Debora Ciliento, ai ministri delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, e per conoscenza all’AD di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, al fine di “acquisire, con la massima urgenza, elementi conoscitivi in ordine a iniziative e provvedimenti che il Governo intende assumere a proposito del futuro di Ferrovie del Sud Est” alla luce della sentenza del Consiglio di Stato del 5 agosto, sono stati già avviati i primi contatti tra le parti. In particolare con il Gabinetto del ministro Salvini, che ha dato piena disponibilità al confronto per la tutela dei livelli occupazionali dell’azienda e degli interessi dei cittadini.
Dare subito risposte ai dipendenti e alle comunità servite da FSE, che non possono veder venir meno il diritto alla mobilità e all’accessibilità dei territori, è infatti una delle priorità della Regione Puglia, che presto avrà un confronto anche con Ferrovie dello Stato.
Il dialogo tra le parti è del resto fondamentale perché la Regione dovrà definire una linea di azione da “adottare per garantire l’efficace attuazione dei contratti di servizio e degli investimenti in corso” che vedono come soggetto attuatore FSE, società che ricopre un ruolo rilevante nell’ambito del sistema dei trasporti e della mobilità regionale, in quanto oltre ai servizi su gomma gestisce la più lunga rete ferroviaria concessa, dopo quella di Ferrovie dello Stato a cui è interconnessa, servendo un’ampia porzione del territorio pugliese.
“Le statuizioni della sentenza del Consiglio di Stato, nonostante non siano riferite alla Regione Puglia, estranea al contenzioso definito, rischiano di riverberare rilevanti effetti e conseguenze sia sul piano degli investimenti in essere e programmati, che sui servizi di Trasporto Pubblico Locale erogati e di cui la società FSE è assegnataria”, si legge nella nota. FSE ha in programma opere importanti destinate al potenziamento dell’infrastruttura e all’incremento dei livelli di sicurezza della circolazione ferroviaria, come l’elettrificazione e l’installazione del sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario ‘ERTMS’ sulle linee salentine, il completamento dell’elettrificazione della linea Bari-Taranto e dell’installazione del sistema di sicurezza di controllo marcia treno ‘SCMT’ sulla linea Martina Franca-Lecce. E non solo. La società è destinataria di 65 milioni di euro per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario, cosa che la renderà protagonista della strategia regionale per la decarbonizzazione nei trasporti. Progetti e interventi finanziati con risorse nazionali e comunitarie tra cui il Pnrr e quindi soggetti a rigide scadenze che devono essere rispettate. Motivo per cui non si deve perdere altro tempo.