L’Ente parco nazionale del Gargano ha rinnovato attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa la partecipazione al progetto di tutela e monitoraggio degli insetti impollinatori denominato “Sistema di valutazione e raccolta dati della presenza e diversità, degli impollinatori, di cui al rapporto lPBES, secondo gli standard del Network Nazionale della Biodiversita” sottoscritto da ISPRA MASE e diversi Enti parco.
L’obiettivo del progetto, giunto alla sua terza annualità, è contrastare il declino degli insetti impollinatori partendo dall’attuazione dei programmi di monitoraggio – secondo i protocolli forniti da ISPRA – per mettere a confronto i dati, dotare le aree protette di un set condiviso di indicatori e pianificare azioni trasversali e di sistema.
“L’Ente parco ha aderito a questo progetto di rilevante valore tecnico-scientifico e metodologico che ha l’obiettivo di potenziare le conoscenze sullo stato degli insetti impollinatori nei Parchi nazionali per confrontare i dati e verificare l’effetto delle pressioni sugli impollinatori derivanti da attività di varia natura – dall’attività antropica agricola, al pascolo o all’uso di prodotti fitosanitari – valutando la scomparsa di habitat idonei, l’incidenza di fattori come i cambiamenti climatici e la presenza di specie alloctone. Si giungerà inoltre alla costituzione di una rete di monitoraggio oltre a costruire le architetture software in opensource per la gestione dei flussi di dati di cinque hub nazionali, tra cui il Parco nazionale del Gargano. Inoltre si procederà alla redazione di una check list delle specie presenti nel territorio del Parco e verrà valutato il loro eventuale inserimento nelle liste rosse nazionali e europee oltre a portare avanti azioni di sensibilizzazione sul tema. Gli impollinatori sono una priorità di conservazione sia per la Strategia Europea per la Biodiversità 2030 che per la Strategia Nazionale. Il loro ruolo è di fondamentale rilevanza per il funzionamento degli habitat naturali e semi-naturali – inclusi quelli agricoli – e rappresentano anche degli utili bio-indicatori per la corretta valutazione dello stato di salubrità dell’area protetta”, ha commentato il Presidente Pazienza.
In questa ultima annualità il progetto oltre a portare avanti l’indagine sulle cause del declino degli impollinatori – in particolare mediante l’utilizzo dello strumento applicativo messo a disposizione da ISPRA – si occuperà di valutare l’attivazione di indagini specifiche sul monitoraggio degli inquinanti attraverso l’analisi dei pollini, secondo specifiche indicazioni concordate con ISPRA e UNITO che effettuano il coordinamento tecnico-scientifico.
Proseguirà inoltre il monitoraggio attraverso il sistema “APP-BIO PoMS-Italia 1.0” che prevede il campionamento dei Lepidotteri ogni 15 gg e degli Apoidei ogni mese per tutto il periodo del volo (almeno 6 mesi) e che sarà potenziato.
Il monitoraggio è realizzato raggruppando linee di interesse tematiche per aree regionali. Nello specifico il Parco del Gargano fa parte del gruppo “Tirrenico, Adriatico Cilento” di cui fanno parte anche il Parco Alta Murgia e i parchi di Sila, Pollino, Aspromonte, Val D’Agri Lagonegrese e Vesuvio.
Nello svolgimento di questa attività, l’Ente parco ha coinvolto gli esperti entomologi del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria dell’Università degli Studi di Foggia impegnati a condurre il monitoraggio in campo.
Il budget complessivo di progetto riconosciuto all’Ente parco nazionale del Gargano è di 209mila euro.