“OPS! WE DID IT AGAIN” La campagna UNICEF accende un faro sulla discriminazione razziale e altre forme di discriminazione
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione, l’UNICEF presenta i risultati di “OPS! We did it again”, la seconda edizione della campagna nata per il contrasto a pregiudizi e stereotipi, promossa in collaborazione con l’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
Secondo i risultati di un sondaggio lanciato sulla piattaforma digitale U-Report on the Move* di UNICEF e rivolto a adolescenti e giovani migranti e rifugiati in Italia, è stato rilevato infatti che – oltre al colore della pelle – religione (29%), genere (19%) e orientamento sessuale (12%) risultano ancora tra i maggiori fattori di discriminazione. Tra i luoghi dove si verificano più facilmente questi eventi i partecipanti al sondaggio indicano la strada (27%), il posto di lavoro (21%), la scuola (19%). Per il 53% circa dei rispondenti è più facile subire pregiudizi per le persone LGBTQ che arrivano in Italia, per questo oltre la metà dei rispondenti chiede più occasioni di confronto, anche a scuola, e di sensibilizzazione. In un secondo sondaggio condotto su U-Report Italia e rivolto ad adolescenti e giovani, quasi la metà dei rispondenti ritiene che seppur interessandosi al tema dei pregiudizi, i giovani non hanno familiarità con il concetto di intersezionalità, una forma di discriminazione legata a più fattori quali il genere, la religione, la disabilità o altro ancora.
I sondaggi sono stati inoltre integrati da un’analisi che ha coinvolto 218 studenti di 3 scuole e 1 corso di formazione per giovani attiviste in Regione Campania, Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana da cui si è rilevato come in tutte le classi coinvolte gli studenti tendano a definire le altre persone e il loro status (ricco/povero, migrante/non migrante, intelligente/non intelligente) sulla base di specifiche caratteristiche somatiche.
Così, se il focus della prima edizione di “OPS! La tua opinione contro i pregiudizi oltre gli stereotipi” riguardava la discriminazione legata al colore della pelle, con “OPS! We did it again” l’UNICEF ha affrontato quest’anno il concetto di discriminazione intersezionale.
Nel 2023 la campagna si è articolata su un’azione diretta di sensibilizzazione nelle scuole, un percorso di confronto che ha avuto come target giovani attiviste e attivisti (la OPS! Academy); e una attivazione dei giovani coinvolti che li ha visti protagonisti di azioni di comunicazione di advocacy mirate.
Alcuni dei risultati della campagna saranno presentati nel corso della Settimana di Attivazione contro il Razzismo promossa dall’UNAR, con l’Activate Talk di UNICEF “OPS! We did it again. Conversazioni su pregiudizi inconsci, intersezionalità e razzismo sistemico”. L’incontro metterà a confronto giovani e istituzioni sul tema dei pregiudizi inconsci e dell’intersezionalità.
L’incontro si potrà seguire in streaming sui canali UNICEF Italia venerdì 24 marzo dalle ore 12,00 e del media partner Redattore Sociale.
Altre info e programma completo al link: https://www.activatetalksitalia.com/activate-talk-10-2023